domenica 1 marzo 2015
Brigidini
I Brigidini sono biscotti tipici toscani, precisamente di Lamporecchio, Pistoia.
Si presentano come cialde dorate, con la superficie curva, grandi e molto friabili. Sono reperibili nelle sagre paesane, manifestazioni, fiere, venduti dagli ambulanti che li preparano al momento con un apposito macchinario in alluminio che preme la pasta sulle formelle con inciso il disegno che viene riprodotto sulla cialda e che, essendo riscaldate da resistenze sottostanti, la cuociono.
Appena cotti, sono malleabili, ma raffreddandosi si induriscono e diventano croccanti.
La loro storia risale a prima dell'800 e inizialmente venivano cotti nei forni a legna.
Gli ingredienti sono comuni, ma spicca l'anice che da l'aroma tipico di questi biscotti e nelle ricette tradizionali e casalinghe si possono usare i semi.
Il nome così particolare sembra derivare dalle suore brigidine, devote a S.Brigida, monache in un convento di Pistoia, che sulla base delle ostie, realizzarono questi biscotti, forse nati per sbaglio durante la preparazione delle ostie.
[Fonte: qui, qui, qui, qui]
Io ho mangiato questi biscotti per la prima (e unica) volta a 18 anni, a Montecatini Terme.
Da qualche mese avevo cominciato a lavorare come terminalista (ora si dice "data entry") e, quando arrivarono le ferie, una cugina di mia mamma si offrì di portarmi in vacanza a Montecatini, dove lei e la sorella (entrambe zitelle!) avevano un appartamento di proprietà.
Sinceramente, non mi ricordo molto di quella vacanza, ho qualche sprazzo nella memoria...
Quello che mi ricordo è che la signora si vantava di possedere questo appartamento in una località famosa e frequentata dai vip, però si lamentava del fatto che negli ultimi la cittadina era caduta un po' nel dimenticatoio ed aveva perso molti "clienti", gente che di solito ci andava per le acque termali dai benefici riconosciuti.
Mi ricordo l'appartamento, molto vecchio e bisognoso di ristrutturazione... (!!)
Mi ricordo anche le strade effettivamente vuote, anche se era periodo di ferie, non è che fossero stracolme di gente... mi auguro che con il passare degli anni le cose siano cambiate, che Montecatini sia ritornata ai fasti di una volta...
Mi ricordo un paio di sere: una in cui andammo a prenderci il gelato, mi vestii di tutto punto, ma inutilmente visto che non c'era anima viva in giro, se non un gruppetto di ragazzotti che non attiravano certo le ragazze con il loro modo di fare... e anche se fosse stato diverso, avevo la signora accanto a me, come potevo solo pensare di conoscere gente giovane? Un'altra sera, uno strazio per me: la partita di calcio!! Non ho mai seguito sport in tv (se vogliamo escludere tutti quei cartoni animati degli anni '80 con protagonisti sportivi di vario genere!!) e quella sera fu la più noiosa della mia vita, così lenta che il tempo non passava mai... ed io, costretta a guardare la partita!! Vi immaginate una tortura più terrificante?
Poi, un ultimo ricordo: un giorno andammo ad una mostra di quadri, l'autore o l'autrice era amico/a della signora che mi accompagnava e si intrattennero a chiacchierare. Io fui invitata a servirmi ad un buffet lì vicino nell'attesa della fine di tutte quelle chiacchiere e, naturalmente, non mi tirai indietro! Assaggiai questo e quello, ma ciò che mi colpì di più erano questi biscottini friabili e gustosi... Tra un discorso e l'altro, riuscii ad intrufolarmi per chiedere come si chiamavano e cos'era quell'aroma particolare che mi aveva colpito... "Sono i Brigidini, hanno l'anice!" la laconica risposta, per tornare poi al discorso appena interrotto... "Anice??!???!!?? A me non piace l'anice!!!!!!!!!! "
"... Però questi biscotti sono troppo buoni, anche se hanno l'anice..." e così continuai a sbafarmeli, in barba ai discorsi, ai quadri, al resto del buffet...
Una cosa c'è da dire: a 18 anni non avevo certo l'amore per l'arte, non sapevo apprezzare un bel quadro o una statua come solo la maturità mi ha insegnato a fare, ma l'amore per la buona cucina, per le cose buone già scorreva nel mio sangue!!!
Ho pensato di preparare questi biscotti per partecipare al contest della mia amica Consu, un contest molto carino sui piatti tipici toscani... come potevo non provare a replicare un Brigidino?
Facendo una ricerca in internet, ho visto che effettivamente gli ingredienti sono sempre gli stessi, cambiano la dose di zucchero e l'aroma che viene usato perchè c'è chi mette il liquore all'anice o i semi, o anche tutti e due. Io ho preferito andare alla ricerca dell'essenza di anice perché mi è stato detto che il liquore è dolce e potrebbe influire molto sul gusto finale. Così, ho trovato in erboristeria l'olio essenziale di anice stellato, bastano poche gocce per aromatizzare una bella quantità di impasto... infatti, i miei biscotti sono delicatamente aromatizzati, l'anice non ha un aroma così invadente e ti lascia un retrogusto molto piacevole... La forma, invece, non somiglia agli originali, ma non avendo l'apposito macchinario, mi sono dovuta arrangiare con il mattarello...
Estetica a parte, nel complesso sono davvero buoni, croccanti e friabili... ci mancava solo un bel bicchiere di acqua termale di Montecatini Terme!!!
Ora avete capito perché nelle foto ci sono dei quadretti?
Brigidini = mostra di quadri!!! Ormai ho associato questi biscotti all'arte, all'eleganza, all'armonia di un bel quadro...
La ricetta che propongo io è, bene o male, simile a quelle che si trovano in rete dalla quale ho attinto, ma quella che mi ha ispirata particolarmente è questa.
Ingredienti:
~ 400 gr di farina
~ 200 gr di zucchero
~ 5 uova
~ 5-8 gocce di essenza di anice